Recensione di Agter Siebrand

 

Ho preso i primi contatti con “Silcable” (alias Sandro Perusini) nel 2018.

Siamo entrati, fin da subito, in sintonia.

Io avevo bisogno di cavi specifici, ma non riuscivo a capire “cosa, esattamente”.

Le idee me le ha chiarito Sandro, con parole semplici. Niente tecnicismi, niente numeri che trovano il tempo che trovano e, a chi non è appieno dentro a queste cose, dicono pure poco.

Il bello di questa azienda è che ti vengono proposte delle soluzioni; cavi, supporti o altro, che, se vuoi, ti arrivano a casa, e hai un mese di tempo per provarli, prima di decidere un eventuale acquisto.

Beh… un mese… io ho iniziato coi cavi di segnale per collegare il CDP all’ampli. Semplici cavi sbilanciati, terminati RCA. Ho potuto testarli per più di due mesi.
Usavo un VanDenHul “The First” (carbonio). Su apparecchi di qualità media fanno egregiamente il loro lavoro. Poi, però, se sali di categoria (=qualità) mostrano il loto limite….

Chi ama l’hobby audiofila facilmente è attirato dal salto di livello qualitativo che un cavo può fare. Almeno… io mi sono sempre interessato di questa possibilità.

Molti sono, tutt’ora, scettici, ma è tutto così semplice: Prova!

Senti differenze sonore? OK.

Non le senti? OK, lo stesso. Sì, perché non è mio compito convincerti che “Cavo A” vada meglio di “Cavo B” o “Cavo C”…

 

Quale tipo di cavo influisce di più?  Segnale? Alimentazione? Potenza?

Ovviamente la risposta dipende da molte cose, credo una risposta unica non esista.

Ad ogni modo, io ho sempre scelto cavi che non fossero dei semplici cavetti di collegamento di pochi euro.

Lo stesso cavo di segnale VandenHul che usavo per collegare il Yamaha CD-S3000 al Musical Fidelity NuVista M3 è già qualcosa che richiede un certo esborso, ma ne ero molto contento, inizialmente.

Ottimo, ma…. Col tempo mi rendo conto che “c’è qualcosa che non va”. I miei diffusori AudioSonica Stonefly non perdonano, tutte le informazioni sonore ricevute ne escono con una precisione stupefacente.

A un certo punto, però, mi convinco che, forse, la gamma media… potrebbe essere migliore.

Possibile? Possibile, certo. E fu così che entrai in contatto con Sandro che mi propone una soluzione.

Ecco, dopo qualche settimana mi arrivano i cavi segnale. Usandoli, sento che il suono guadagna qualcosa in dolcezza. Piccole cose, non di certo uno sconvolgimento sonoro (del resto, non ero ciò al quale puntavo!), ma il tutto sembra più piacevole.

Ora, è facile usare i soliti termini per spiegare cosa cambiò, effettivamente, dopo l’utilizzo dei Silcable. I parametri Dettaglio, Alte frequenze, Bassi, Scena… Si, sono più belli, e noto un netto miglioramento nella gamma media, ora davvero migliore.

Lo so, lo so… parlando di cavi, leggendo un po’ dappertutto, si leggono sempre queste cose (Dettaglio, Alte frequenze, Scena, Bassi) ; quindi, può sembrare un po’ noioso o scontato leggere anche qui che sono QUESTI i parametri che cambiano, ma non è colpa mia se davvero è così (semmai è colpa della Silcable.).

A parte gli scherzi, davvero il cambiamento fu abbastanza notevole, e, attenzione… dopo il rodaggio, durato alcune settimane, i miglioramenti furano ancora più netti e percepibili.
Non si crede al rodaggio dei cavi? Eeh, va bene, ma…

Dopo questa lunga prova mi metto d’accordo con Sandro, gli spedisco i VanDenHul come ritiro/sconto sul nuovo, e i cavi Silcable terminati RCA sono i miei.

Poi succede che, sì…. È ora di provare coi cavi alimentazione.

Da sempre ne capisco l’importanza, perché si SENTE, e come se si sente, cosa significa un Buon Cavo Corrente.

Ripeto… La possibilità di provare un mese a casa propria è ottima, ma può essere nefasta, perché poi non riesci più a tornare indietro.

Eh già. Bene, il Nu Vista ha guadagnato nei soliti parametri.

Siamo a posto, ora? No, ovviamente. Il Yamaha CD-S3000 è un ottimo (a mio avviso) CDP, merita di essere alimentato a dovere, e quindi... succede che sia l’ampli che la sorgente principale vengono ora alimentate tramite cavi Silcable Limited.

Dopo molti anni il bellissimo e potente ibrido NuVista M3 viene sostituito da un integrato Full Valve: il fantastico Pegaso P50A. Questo integrato utilizza quattro tubi KT90 nella sezione finale e quattro 6922 per la preamplificazione. Si tratta di un amplificatore da 50W in classe A con configurazione push-pull completamente bilanciata.
Al confronto col NuVista si scende in potenza, ma si sale (e di molto) in qualità generale.
Sarebbe, quindi, il caso di utilizzare le uscite XLR invece delle RCA, anche perché il “bilanciato” del Yamaha CD-S3000 è veramente bilanciato, separazione canali al 100%. Sarebbe un peccato non sfruttarne i miglioramenti snobbando le uscite dedicate.

I miei cavi segnale, quindi, sbilanciati e RCA, dopo qualche telefonata, vengono rispediti a Roma, Sandro mi prepara i cavi XLR/Bilanciati, rimborsandomi al 100% il costo dei cavi precedenti.

Ora…. Altri produttori magari offrono la possibilità del “prova e compra, se vuoi”, ma chi è che ritira dei cavi che sono stati utilizzati qualche anno, rimborsandoti esattamente la cifra che avevi investito inizialmente, se decidi per un upgrade?

E’ così che ora per collegare la sorgente all’ampli utilizzo il Silcable Lisa, XLR, predisposto già coi due piccoli cavetti che escono dal logo “Silcable”. Questi servono per il collegamento alla Ground Station, ma ne scriverò più in basso…

Un anno e mezzo fa ho ricevuto pure i primi prototipi dei supporti da mettere sotto l’ampli.

Un ampli a valvole ha bisogno di essere disaccoppiato dal mobile porta-elettroniche. Devo dire che il Pegaso nasce già con ottimi piedini, in questo momento non mi ricordo le caratteristiche, dovrei controllare, ma sono belli.

I supporti che Sandro ha voluto io provassi… che dire? Se si ascolta con attenzione, specialmente con musica acustica ben registrata, non è difficile notare un miglioramento per quanto riguarda la scena sonora: palcoscenico più ampio, e più silenzio fra gli strumenti.
Sembra strano, quanto “buon lavoro” possono fare dei “semplici piedini”, ma, a dire il vero, lo sapevo già, perché, una ventina di anni fa, avevo provato coi piedini G-Flex M1 sotto il mio allora Audio Innovations 500, notando dei miglioramenti simili a quelli che offrono i Silcable.

Ottimi, quindi., ma, dire che questi siano i migliori supporti porta elettroniche del mondo non me la sentirei, non ne ho provati molti e ce ne sono di tutti i tipi e prezzi, marchi e modelli.

Per finire questa mia (troppo lunga) chiacchierata Vi dico che i supporti per cavi alimentazione della Silcable funzionano veramente bene. Non tanto in termini sonori (ho sentito davvero poche variazioni sonori, temo più che altro procurato da effetti placebeschi) ma per quanto riguarda la sicurezza (degli apparecchi) certamente sì: i cavi sono più fermi e non pesano più sulle IEC del CDP o Ampli. Si sa… i cavi d’alimentazione Silcable sono ottimi, ma sono pure pesanti!

 

Il prossimo step? La ciabatta (che brutto nome per dire Distributore di Corrente) è in arrivo (se Sandro mantiene le promesse…). Ne parlerò quando sarà…

Poi, èh già… i cavi potenza. Ossia, i cavi che collegano ampli e casse.

Un'altra spesa, un altro esborso, ci vorrà ancora un po’…. Ma so già che prima o dopo farò anche quell’ultimo salto, e avrò TUTTI gli apparecchi principali cablati Silcable.

Su altri apparecchi collegato all’ampli… beh, Non me ne volere, Sandro, ma temo resteranno dei cavi più semplici, meno prestigiosi e meno costosi…

 

 

E veniamo, dunque alla Ground Station della Silcable.

Che dire? Tecnicamente non potrei dirne molto, non sono un tecnico e di elettronica, in generale, non capisco un granché. Ma funziona, altroché, se funziona.

Funziona solo e soltanto su un certo tipo di cavo, magari non necessariamente il “Lisa”, ma su cavi SENZA schermatura come quella che mette Sandro non funzionerebbe, perché, In pratica, nei cavi (XLR, nel mio caso) viene collegato un piccolo cavetto (davvero sottile), e questo, collegandolo tramite una piccola spina, si collega alla Ground Station. Ciò, ovviamente, su entrambi i cavi segnale (intendo… sia sul sinistro che destro).
Nella Ground Station si trovano, fra le altre cose, due cilindri in policarbonato (uno per cavo, presumo), schermati con Mu-Metal ed una barra di rame coassiale.
Il Mu Metall è un materiale piuttosto costoso, che viene utilizzato, giusto per fare un esempio, in campo medico e aerospaziale, e riduce notevolmente le interferenze magnetiche nei circuiti elettronici sensibili.

Si collega, poi, l’altro piccolo cavetto (la massa, in poche parole), che esce da questa Ground Station con una piccola forcella alla sorgente (o ampli, soluzione per la quale ho optato io).

Collegamento di una semplicità estrema, col quale nemmeno io ho avuto difficoltà, per quanto sia intuitivo.

Sì, OK, ma in pratica? A cosa serve? Cosa cambia, all’ascolto?

Dunque, le differenze si notano subito, dopo pochi secondi si sentono differenze sonore rilevanti. Davvero, non serve ”abituare l’orecchio” o concentrarsi più di tanto.
Non serve, perché, semplicemente chi si interessa di questo tipo di cose, chi cerca dei cavi qualitativamente interessanti, chi cura la messa a punto in maniera maniacale (come me…) si rende conto immediatamente che i" soliti parametri" cambiano.

Siamo sempre lì, sì.

Più silenzio attorno fra gli strumenti, Più dinamica, Scena ancora più larga e profonda, mentre i dettagli vengono restituiti in modo quasi radiografante, ma, attenzione, NON in maniera stridula, NON urtando l’orecchio.

Io osservo, soprattutto, un miglioramento nella gamma bassa, ma non nel senso che l’effetto “pugno nello stomaco” aumenti, e nemmeno perché si sentono bassi (ancora) più profondi.
Percepisco in maniera chiara e netta, un DETTAGLIO sui bassi che ignoravo totalmente fosse possibile sentire tramite un impianto HiFi.

Un contrabasso ben riprodotto è bellissimo da sentire, specialmente dal vivo.
Ma in casa mia, un contrabasso non è mai entrato, quindi non c’è altra soluzione, per sentirlo fra le mura domestiche che ascoltare un LP o un CD (o file/streaming) con, come protagonista, questo bellissimo strumento.

Beh. Difficile frenare i (facili?) entusiasmi, ma con certi dischi che conosco a memoria, avendoli usati molte volte anche in fase di test, ho sentito delle cose che ignoravo fossero presenti.
La vibrazione delle spesse corde è davvero inimmaginabile di sentirla con Sorgente/Ampli/Casse senza (!) questa Ground Station.

Le voci guadagnano in termini di raffronto con ascolti precedenti. Gli ottoni, la tromba (conosco bene questo strumento, suonandola io stesso) si presenta con un suono a tal punto veritiero che non sapevo i miei diffusori fossero capaci.

Farò un affermazione forse inusuale, parlando di cavi:

So benissimo che esistono degli apparecchi molto migliori dei miei, ma il mio portafoglio QUESTI mi permette..

Dunque:

NON SAPEVO IL MIO PEGASO P50A  e il mio YAMAHA CD-S3000 FOSSERO QUALITATIVAMENTE COSì ELEVATI.

Se ora lo so è grazie alle virtù dei Cavi alimentazione Limited, dei supporti, dei cavi segnale XLR Lisa e della Ground Station.

In poche parole…. È merito della Silcable.

Anzi, la “M” va messa in maiuscolo: È Merito della Silcable.

 

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