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Lo studio di una geometria agli inizi di Silcable.
Era il 2010!

 

 

La Nostra Storia

 

 

Silcable non ha una data precisa, fiscalmente nasce nell’autunno del 2012, ma il suo percorso comincia già quattro anni prima.

 

Come la maggior parte degli audiofili, legati al nostro (costoso) hobby, una delle pratiche più comuni era incontrarsi tra appassionati per ascoltare e confrontarci sulle proprie catene audio.

 

In quel periodo (2009) veniva a farmi visita un audiofilo, che aveva acquistato alcuni cavi di alimentazione di un noto brand americano, Shunyata.

 

Già allora cercavo di capire come mai un cavo di alimentazione, estremamente costoso, potesse influire così sensibilmente sulle prestazioni all’ascolto: la differenza era evidente.

Sono curioso per definizione; di estrazione tecnica e cerco sempre (nel limite del possibile) di andare in profondità e capire cosa ci sta dietro ad un prodotto.

Per coloro che non lo sanno, da sempre, esistono online brevetti (la maggior parte oramai scaduti) dei vari brand e progettisti di cavi audio.

 

Quindi abbiamo i Patent registrati di Cardas, Audioquest, Kimber, Kubala, Shunyata ecc.

 

Praticamente tutti i progettisti anche riconducibili a brand famosi hanno descritto in modo sufficientemente dettagliato il loro punto di vista nella progettazione dei cavi audio.

Partendo quindi da un qualcosa di concreto da studiare e con un minimo di strumentazione mi sono messo a replicare e confrontare le varie geometrie.

 

Una cosa che capì abbastanza presto, era che ogni progettista, ogni brand, aveva affrontato determinati aspetti relativi allo sviluppo dei cavi audio tralasciandone altri ritenuti meno basilari.

 

Uno dei limiti per esempio era il fatto che, Shunyata a parte, ogni cavo audio doveva essere prodotto industrialmente creando quindi dei vincoli sulla complessità della geometria.

 

Cardas per esempio aveva affrontato lo sviluppo di una geometria con conduttori con sezione (AWG) diversa; Kubala le prestazioni di un cavo legato alla geometria degli schermi; Shunyata una geometria estremamente complessa legata ad una mutua posizione ortogonale dei conduttori fra di loro per tutta la lunghezza del cavo; Harrison dimostrava i vantaggi di una geometria Braided.

 

Bene questo studio prese circa un anno, comprese le prove di ascolto e le varie misure con la strumentazione allora disponibile.

 

Nella primavera del 2011 Costruire Hifi, attraverso il suo direttore, Fulvio Chiappetta,  si mise in contatto con me per propormi una serie di articoli legati allo sviluppo dei cavi e delle varie geometria.

 

L’approccio della rivista fu molto costruttivo, sia per l’interesse ad un approccio tecnico ad un argomento “spinoso” come quello dei cavi e sia perché di fatto una cosa del genere non era mai stata fatta prima.

 

Da qui per circa un anno uscirono con una certa regolarità, una serie di articoli che trattavano l’argomento cavi audio e davano spunti interessanti per l’autocostruzione.

 

Grazie a questi articoli, diversi appassionati riuscirono a produrre da soli cavi audio che si potevano confrontare tranquillamente con la fascia media del mercato, rimanendo contentissimi del risultato.

 

Lato mio invece, l’esperienza acquisita, mi convinse a sviluppare una geometria ed un modello descrittivo associato proprietario.

 

Premessa

 

Lo sviluppo di una geometria legata ai cavi audio di fatto segue due strade che possono essere riassunte come segue.

 

Try and listen

 

Di fatto si provano tutte le varianti (in genere su un numero limitato di conduttori) fino allo sfinimento sperando di imbroccare qualcosa che funzioni e vada bene.

Questa strada (quando va bene) funziona solo su un basso numero di conduttori e soprattutto con la stessa sezione.

 

Modello descrittivo.

 

Questo approccio è estremamente più complesso.

 

Di fatto dobbiamo descrivere attraverso una serie di relazioni matematiche il comportamento del cavo all’ascolto attraverso i legami che esistono tra il numero di conduttori, sezioni, gruppi di conduttori.

 

Questo approccio come dicevo è estremamente complesso ma ha il grosso vantaggio che una volta trovata la quadra non si deve più sviluppare nulla.

 

Il passaggio da un modello a quello superiore è semplicemente l’inserimento dei dati e lo sviluppo dei risultati attraverso un software che viene scritto ad hoc.

 

Ecco quindi che alla fine del giugno 2013, esattamente due anni dopo, arrivai alla stesura di un modello descrittivo dei cavi di segnale.

 

La geometria era ed è tutt’ora estremamente complessa con gruppi di conduttori con sezione diversa divisi per moduli a coppie o terzetti (XLR) 

 

Nel 2015 usci la serie Limited Star evoluzione della serie Limited.

 

Nel 2017 usci la serie Star Lisa e Lisa, mentre nel 2019 sviluppai lo Star Lisa Improved che rappresenta attualmente il top di gamma della Linea Star Lisa.

 

In modo assolutamente analogo Sviluppai una geometria per i cavi di potenza, alimentazione, digitali e phono.

 

Nel frattempo durante questi dieci anni,la tecnologia aveva fatto passi da gigante.

 

Negli ultimi cinque anni per esempio la Stampa 3D che era una tecnologia costosissima e alla portata di poche aziende era diventata fruibile anche per le micro aziende.

 

Contemporaneamente ci fu un’evoluzione della tecnologia Laser e delle macchine a controllo Numerico.

 

Tecnologia Laser

 

Oggi a differenza anche di cinque anni fa un sistema di incisione laser con risoluzione 4K costa poche migliaia di euro; affidabile, leggero, spesso portatile.

Ecco che possiamo incidere legno, cartone e qualunque fibra naturale con laser a “Diodo”.

Oppure metalli, policarbonato, ABS con un laser a “fibra” 

La qualità dell’incisione è superlativa e permette di avere scritte o loghi su qualunque tipo di materiale.

 

La Stampa 3D

 

la stampa 3D è la tecnologia che di fatto ha avuto l'evoluzione maggiore, visto che rappresenta qualcosa di completamente nuovo, potendo con la tecnologia additiva praticamente costruire da zero qualunque oggetto di qualsiasi materiale.

 

Il vantaggio è che oggi una stampante professionale che può stampare h24 viene a costare con tutti gli accessori cifre che anche piccole aziende si possono permettere di investire dando una capacità di sviluppo a 360°.

 

Parallelamente lo studio sui filamenti ha fatto grandi passi in avanti permettendo di stampare con una precisione estremamente elevata Policarbonato, ABS, Nylon, Fibra di Carbonio, TPU, TPE, Delrin, PTFE, Polietilene, PCTPE.

 

Anche se può sembrare assurdo ma con una stampante 3d professionale si può stampare l’acciaio 316; non esistono più limiti ed è un settore dove gli investimenti delle aziende fanno numeri impressionanti.

Ed ecco che la stampa 3d è entrata in tutte le microaziende dove viene utilizzata sia per la prototipizzazione che per la piccola produzione.

 

Silcable utilizza una stampante professionale Raise3d e con questa vengono stampati i terminali dei cavi, il cilindro per il logo, gli anelli di tenuta per i connettori, tutti gli accessori audio che troverete sulle pagine dei prodotti.

 

 

Macchine a controllo numerico CNC

 

Ultima novità è rappresentata dalle macchine a controllo numerico anche chiamate CNC così dette “desktop”.

 

La rivoluzione è stata di affiancare ai centri di lavoro delle CNC desktop che con dimensioni e peso contenuti possono lavorare qualunque materiale con una risoluzione entro il centesimo di millimetro.

 

Lo hanno capito molto bene le varie università e centri di ricerca sparsi per il mondo che le hanno installate nei loro laboratori dove vengono utilizzate giornalmente.

 

Tutto questo comporta però un impegno di studio per disegnare i prodotti e avere gli strumenti CAD (Computer Aided Design) e CAM (Computer Aided Manufacturing) per gestire e produrre.

 

Ed è proprio grazie alla tecnologia CNC che è stata sviluppata la Ground BOX, la Ground Station ed il Distributore di Corrente.

Con le lavorazioni a controllo numerico si riescono ad ottenere lavorazioni e la precisione di centri di lavoro estremamente costosi.
 

Tutti i prodotti Silcable, Tutti, sono stati progettati, disegnati e costruiti utilizzando macchine presenti in laboratorio senza esternalizzare nulla ma facendo tutto in totale autonomia.

 

Questo approccio permette una flessibilità ed una capacità di adattarsi alle richieste del cliente che non ha eguali rispetto all’approccio classico che veniva fatto fino ad una decina di anni fa.

 

Ovviamente non esiste solo Silcable sul mercato ma considero questo cambiamento un grosso passo avanti nella gestione di un prodotto: da disegno CAD alla produzione fisica del pezzo.

 

Nelle varie pagine del sito troverete tutti i prodotti con una breve spiegazione tecnica, un esploso dei vari pezzi in modo da avere tutte le info necessarie per valutare questi prodotti.

Buona lettura!

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